La brezza leggera del crepuscolo sussurra il tuo nome. Prendono vita nella mente fotografie d'attimi d'intimità, il rosso infuocato del tramonto mi ricorda quella passione che incendiava i nostri animi. La notte sta arrivando e non mi va di torturarmi con domande che non hanno risposte, mi lascio cullare dal tuo ricordo, forse sarà lontano dalla realtà di allora ma non importa, adesso che importanza può mai avere visto che non tornerai più, non è rimasto nulla, solo sezioni di un tempo che ogni tanto si fanno sentire. Rientro in questa casa vuota, corridoi come meandri, finestre che sembrano sbarre, pareti simili a specchi che riflettono davanti a me la tua figura, quanto può essere triste cercare rifugio nella prigione del passato? Tutto quello che ho intorno ora mi parla degli attimi trascorsi insieme, di quelle mani che mi accarezzavano, di quella bocca che si faceva divorare, di quello sguardo a cui non riuscivo assolutamente ad opporre resistenza, e mentre mi sdraio sul mio letto, penso che questa è una di quelle sere in cui vorrei addormentarmi con il dolce peso del tuo viso sul mio petto.
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