Tu sei lì che ti guardi attorno, sei tranquillo, rilassato anche se alla fine te l'aspettavi una simile "rimpatriata", inerme aspetti di capire con quale intenzioni siano arrivati questi ospiti. Il passato a volte, non si accontenta di farti una semplice visita di tanto in tanto, no. Sfonda la porta della tua anima, tu gli fai notare che è un maleducato ma lui se ne frega, entra, insieme a suoi fedeli compagni e compagne: demoni, malinconie, rimpianti... Certe sere, comprendi che un ricordo non è solo ciò che è stato, ma è qualcosa di latente che vive dentro te, respira, ci convivi anche se tu non fai altro che ignorarlo, poi quando ti si ripresenta davanti, bloccando i tuoi passi come un muro, non puoi più fare finta di nulla. Allora comprendi che siamo fatti per non resistere alle persone sbagliate ed i ricordi, certe volte, diventano mostri sanguinari, ti sbranano pezzo per pezzo l'anima, sezionandola in infinite parti, non riesci neanche ad urlare dal dolore mentre consumano il loro banchetto, è tutto troppo veloce, alla fine rimane solo un grande freddo, quello di cui avevi solo sentito parlare ma non riuscivi a capire bene di cosa si trattasse. Sei talmente ridotto allo stremo che l'unica cosa che vorresti è solo qualcosa a cui aggrapparti, per non continuare a cadere nella voragine della malinconia ma purtroppo comprendi anche che si è soli in certe situazioni, serve qualcosa per iniziare a risalire non per restare fermi, e la chiave per aprire i lucchetti della catena che ti rende prigioniero può trovarla solamente dentro te stesso.
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