Alle spalle la tua figura diafana, sento ancora il suo respiro sul mio collo. Non ne posso uscire, ora è sicuro, così ripenso alle solite cose banali sentite e dette. Dicono che in amore vince chi fugge, chi ama di meno... Quante ne ho ascoltate. Ne aggiungo anch'io una: in amore non vince né chi fugge né chi resta, ma quello che penetra l'anima dell'altro senza che questi se ne accorga. Tanto, una banalità in più o in meno cosa cambia? Tu comprendi il perché delle mie parole. Ci siamo persi in giorni che ormai sono andati e non torneranno. Il mio cuore sta per scadere. Faccio rivivere i ricordi su fogli sparsi nella mia stanza: è un modo come un altro per anestetizzarli ed allievarne il dolore. Lascio la mente viaggiare, non mi interessa dove va purché sia lontano da te. Mi accingo ad essere rapito dalle sinuose forme, quale bramosia muove l'animo questa notte e chissà dove lo porterà.
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