"Vado a letto, riguardo di nuovo il soffitto, e come capita spesso in questo periodo, non posso fare a meno di disegnare i lineamenti del tuo viso su di esso, cerco di stare attento ai dettagli: i tuoi capelli sottili e lisci come la seta; i tuoi occhi scuri e profondi, coperti da un velo di tristezza; il tuo naso che dicevi sempre di detestare; le tue labbra a cui dolcemente ero solito dare morsi; il tuo sorriso solare e brioso, nessuno potrebbe renderlo più bello di come in realtà è, neanche usando l'immaginazione."
mercoledì 19 settembre 2012
Vado a letto...
martedì 18 settembre 2012
lunedì 17 settembre 2012
Non dire niente
La strada per l'inferno non si dimentica mai, è una cicatrice scolpita a fuoco sul cuore. È tutto inutile, ormai disperdo bugie ed illusioni tra i ricordi, precipito senza neanche cercare qualcosa a cui aggrapparmi. Il calore per sciogliere quel freddo che senti
dentro, puoi trovarlo solo in un abbraccio da parte di una persona a
cui tieni veramente. Cadono note musicali questa notte, melodia
narrante degli attimi passati insieme a te, va bene hai vinto. Non
respiro più. Aiutami a cadere. I suoi occhi erano capaci di risucchiare tutta la rabbia che avevo dentro. In ogni suo abbraccio mi sembrava di vivere in eterno e contemporaneamente di morire in un istante.
Vado a ruota libera, ogni cosa che sento la faccio senza problemi, ma non so bene se questo possa rivelarsi un bene. Allora ti dico, vieni qui, ho bisogno di te per sporcarmi fin dentro l'anima. Nel mio letto cerco di scappare ogni volta dal tuo fantasma, mi fruga nella mente e nel cuore, come se voglia essere sicuro che sei ancora lì, altrimenti il suo gioco non avrebbe alcun piacere. L'anima è quella parte del nostro organismo, incapace di rigettare i corpi estranei.
La verità è troppo scomoda ora. Sono malato dentro e la cura a questo male non posso ottenerla. Le parole mi hanno dichiarato guerra, le vomito senza alcun riguardo, continuando a sporcare i fogli con l'inchiostro della malinconia. Ti rendi conto? Muoio nel presente e risorgo nel passato. Tutto questo è sbagliato, lo so. Non voglio restare chiuso in questo angolo, vienimi a prendere, tu puoi, non esitare. Queste impalcature non dureranno a lungo... Muoviti a spalancare la finestra! Non dirmi niente, che tu sia viva o morta ora non importa, ti ho ucciso infinite volte, e puntualmente sei tornata in vita, ma questa sera per favore, non dire niente, lasciati fottere forte, lasciami respirare, lasciati assaparorare ancora una volta, lasciami colmare per un po' questi vuoti.
martedì 11 settembre 2012
Bisogna fregarsene dei presentimenti...
"Bisogna fregarsene dei presentimenti, delle sensazioni, quello a cui bisogna dare importanza sono gli attimi, assaporarli nella loro totalità, con tutta la voracità che si possiede."
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mercoledì 5 settembre 2012
lunedì 3 settembre 2012
A quella bocca non mi avvicino più...
"A quella bocca non mi avvicino più, lo giuro: che siano maledette le mie mani se oseranno ancora sfiorarti; che si spenga la luce dei miei occhi se proveranno a guardarti ancora, con quello sguardo pieno di sentimento; che il mio cuore possa fermarsi se oserà ancora farti entrare."
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